Abruzzo: natalità, mortalità, invecchiamento e migrazione. Ecco le cifre del calo demografico
Tra le province abruzzesi è L'Aquila ad assumere l’andamento peggiore
di Redazione | 18 Dicembre 2020 @ 10:46 | ATTUALITA'
L’AQUILA – L ‘ISTAT ha pubblicato nel febbraio 2020 gli indicatori demografici per il 2019 e nel mese di luglio l’aggiornamento al 1° gennaio 2020 sulla popolazione residente per età. Lo scenario che è emerso è assai poco confortante. A livello nazionale, infatti, si contano -189 mila residenti al 31 dicembre 2019 rispetto alla fine dell’anno precedente con un calo demografico del 3,2 per mille abitanti.
Questa contrazione affonda le radici in un sempre più evidente calo delle nascite (66,2 bambini nati vivi ogni 100 morti contro gli 87,2 del 2012) e in un rallentamento della crescita dei flussi migratori con l’estero (151.654 individui contro i 244.556 del 2012). La conseguenza più evidente dell’insieme di questi fenomeni è l’invecchiamento della popolazione. L’età media a livello Italia è nel 2020 di 45,7 anni (43,8 nel 2012), la percentuale di anziani (65 anni e più) sul totale dei residenti è del 23,2% (20,8% nel 2012), l’indice di vecchiaia utilizzato in demografia per misurare la velocità di ricambio generazionale è 178,4 (148,6 nel 2012), vale a dire che in Italia vivono più di 178 anziani ogni 100 giovani sotto i 15 anni, l’indice di dipendenza anziani, che misura il peso degli over 64 sulla popolazione in età attiva, è 36,2 (32,0 nel 2012).