Abruzzo mortalità più alta del meridione perché a due velocità. Pescara come il nord L’Aquila come il sud
di Matilde Albani | 18 Aprile 2020 @ 12:53 | ATTUALITA'L’AQUILA – Saranno pure dati speculari, ma in proiezione nazionale salta all’occhio come l’Abruzzo, al momento, è quella che va peggio tra le regioni meridionali riguardo al tasso di letalità quasi al 10% per il Covid19. Anche molta confusione viene fatta ancora tra tasso di mortalità (la % di decessi sulla popolazione) e tasso di letalità (la % di decessi sul totale dei casi diagnosticati).
“Se i modelli epidemiologici su base matematica non tengono conto a sufficienza degli eventi locali e delle modificazioni indotte da decisioni e azioni di governance, ancora non prevedibili, ci sta il fatto che la nostra regione viaggia da sempre a due velocità: l‘area costiera è quella che ha avuto più problemi e si va in tilt quando il sistema sanitario si ingolfa.
Al sud, invece, – dice il prof. Marco Valenti, epidemiologo dell’Università dell’Aquila, – la letalità è più bassa perché la pressione sull’intero sistema è stata molto più bassa. L’Aquila in questo momento è come il Sud Italia, Pescara e dintorni come il Nord.
Altro, fattore che sta emergendo con chiarezza – dice ancora Valenti, – è che il maggior numero di morti si è verificato nelle regioni in cui gli anziani nelle case di riposo sono state contagiati in massa. Inoltre è un dato di fatto che i malati covid19 muoiono più facilmente se non si interviene in una fase precoce della malattia e se hanno un’età avanzata”.