di Maria Cattini – Lucia Zingariello– “Amore mio’”, come la chiamava l’ex Assessore alla cultura della regione Abruzzo, Luigi De Fanis, prima che i due finissero agli arresti domiciliari con l’accusa di concussione, truffa e peculato- ha deciso di chiarire la sua posizione e ieri si è presentata davanti al pm Giuseppe Bellelli per la seconda volta.
La donna, assistita dall’avvocato Umberto Del Re, dopo essersi rifiutata di parlare nel primo interrogatorio, questa volta si è tirata fuori dalle accuse e ha scaricato tutte le responsabilità addosso all’ex assessore con delega alla Cultura. Un ripensamento che segna probabilmente anche una rottura profonda tra i due indagati principali che, almeno fino agli arresti, erano molto legati. Secondo la ricostruzione della Procura i due agivano insieme come complici, De Fanis organizzava il tutto e la sua collaboratrice (assunta a tempo determinato in Regione) era l’ intermediaria «nella attività illecita posta in essere». Ma Zingariello ieri ha spiegato al magistrato che lei era solo una esecutrice materiale delle disposizioni impartite dal suo superiore.
Anche la Forestale, pedinando l’assessore e la segretaria nel corso delle indagini, ha annotato che, «per motivi strettamente personali», sono spariti durante l’orario di lavoro.
«Vai a timbrare, esci vai all’estetista, i capelli, poi ritorni ritimbri basta che di quattr’ore, chi ti conta la jurnata capit?»- come risulta dalla intercettazioni- erano alcune delle disposizioni che l’Assessore De Fanis avrebbe provato a imporre alla sua segretaria.
Durante la deposizione di ieri, la donna ha respinto tutte le accuse che gli inquirenti le attribuiscono, ovvero quella di concussione, truffa e peculato e ha sostenuto di non sapere che le somme che il musicista Andrea Mascitti doveva all’assessore fossero una tangente. Era stata proprio la Zingariello, come emerso dalle intercettazioni, a rincorrere telefonicamente per giorni il musicista- “il cretino”, come lo chiamava al telefono- per chiedergli il pagamento di quel ‘credito’. Ma Mascitti sfuggiva in quanto in realtà si era già rivolto alla Forestale e non aveva alcuna intenzione di pagare quel debito che la procura chiama senza dubbio tangente.
La segretaria avrebbe inoltre rivelato che l’assessore avrebbe organizzato dei viaggi privati a Roma ma anche a Bologna, a bordo dell’auto della Regione. Oggi il gip Maria Carla Sacco si pronuncerà sulla richiesta avanzata dall’avvocato Del Re di revoca dei domiciliari.
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Ha ottenuto l’obbligo di dimora Lucia Zingariello, assistente dell’ex assessore alla cultura Luigi De Fanis, finita nei giorni scorsi agli arresti domiciliari nell’ambito dell’operazione “Il Vate”. Lo ha deciso il gip del Tribunale di Pescara Maria Carla Sacco che ha accolto l’istanza presentata dal difensore della donna. Zingariello, che durante l’interrogatorio di garanzia si era avvalsa della facolta’ di non rispondere, ieri e’ stata interrogata dal pm titolare dell’inchiesta Giuseppe Bellelli.