In data 11 febbraio 2011, abbiamo ricevuto da L’Aquila Blog, che aveva ripubblicato questo articolo, una email della dott.ssa Simona Fasciani, che riportiamo di seguito come rettifica ai sensi della Legge 416/1981: «Un bravo giornalista dovrebbe verificare la veridicità delle sue fonti. Da dipendente di Abruzzo Engineering non mi sento di dover difendere la professionalità mia e dei miei colleghi visto che può Lei stesso sig. Santoro verificarla recandosi presso il Comune e la Provincia, dove noi a differenza della sua fonte svolgiamo in modo egregio il nostro lavoro. Le faccio però delle precisazioni doverose, prima di procedere alla querela nelle opportune sedi della sua fonte: A. Dovrebbe essere un merito se il Pd cercasse di salvare il posto a 180 persone, che si recano per poco più di mille euro a lavoro tutti i giorni alzandosi alle 5 e raggiungendo L’Aquila da ogni parte della regione. Ma non è il PD a tutelare Abruzzo Engineering ma come in tutte le vertenze ci sono i sindacati!!! B. La sua fonte percepisce da 3 anni la cassintegrazione, gravando sullo Stato, perché a differenza di noi altri non vuole tornare a lavoro ma preferisce stare a casa a scrivere sciocchezze e fare video, la invito a fare un giro su youtube. Perché non si licenzia? La sua fonte, forse unico caso in Italia, ha perso la causa da lui intentata presso il giudice del lavoro dell’Aquila e la invito a leggere la motivazione della sentenza e a farsi un’idea della volontà di questo soggetto di non lavorare e zavorrare sullo Stato!!! Abbiamo fatto un corso presso l’Università di L’Aquila per svolgere al meglio le ns prestazione per il settore Ricostruzione ma la sua fonte e scappata e non ha svolto l’esame finale perché non ha capito che nel mondo del lavoro si devono migliorare le proprio capacità e conoscenze, e non si può svolgere lo stesso lavoro a vita!!! Dopo aver verificato quanto sopra la invito a porgere le doverose scuse a Noi lavoratori di Abruzzo Engineering ed in e a verificare le ultime dichiarazioni anche del Presidente Chiodi, anche sul Sole 24 ore,sul bilancio positivo della società negli ultimi anni grazie al nostro lavoro. Altrimenti per diffamazione si procederà a querelare anche la sua persona. Buon lavoro. Simona Fasciani».
Come autore dell’articolo, non ho alcuna difficoltà a scusarmi con la dott.ssa Fasciani e con i lavoratori di AE di cui lei si è fatta portavoce. La difesa del lavoro per me è un valore, anzi, il valore, e auguro loro tutto il bene possibile. Proprio per preservare al massimo l’immagine della dott.ssa Fasciani, dunque, le chiedo se è disponibile a fissare un’intervista sul rilancio e i punti di forza della società, come da lei sottolineato in precedenza. Mi limito solo a osservare che forse ci si sarebbe potuti confrontare più liberamente (e pacatamente) sui temi in oggetto. Giornalisticamente, non ho alcun problema a riportare altre fonti, è il mio mestiere. Va anche sottolineato che questo articolo e il precedente non riguardavano tanto le attività di AE nel settore della Ricostruzione, quanto la mission originaria della società, ovvero sia lo sviluppo della banda larga in Abruzzo come prospettato nel 2007 e i risultati ottenuti. Anche di questo si potrebbe parlare, insieme, per esempio esplorando l’interessante materia della programmazione europea per Europa 2020, che prevede un proseguimento della progettazione relativa alla banda larga e al potenziamento delle reti informatiche. Ripeto, l’articolo voleva esplorare i rapporti fra politica e impresa pubblica, non mettere in discussione i diritti o la professionalità dei lavoratori.
A presto e buon lavoro.
Roberto Santoro