Andrea Mascitti, il grande accusatore di Luigi De Fanis, l’Assessore alla Cultura della Regione Abruzzo finito agli arresti domiciliari con l’accusa di concussione, è stato ospite ieri sera a Servizio Pubblico.
Incalzato da Michele Santoro, Mascitti ha raccontato tutta la sua storia.Dalla richiesta di De Fanis di “fare degli aggiustamenti ai preventivi”, presumibilmente per trovare fondi per la prossima campagna elettorale, al suo tormento per decidere come reagire a quella ingiusta richiesta. Fino a raccontare di quando, al Salone del Libro di Torino, lui mangiava panini per mantenere i costi e gli altri- l’Assessore De Fanis – “andavano a Champagne”, come risulterebbe dalle intercettazioni.
“Mi da fastidio essere definito un eroe per quello che ho fatto- ha spiegato Mascitti da Santoro- e preferisco essere definito un cretino da De Fanis solo perché rispetto le regole, come è risultato dalle intercettazioni”. Mascitti ha ringraziato la Guardia Forestale per la totale disponibilità mostrata nel raccogliere la sua denuncia e la magistratura per aver dato seguito alle indagini.
“Io credo fermamente nelle istituzioni-ha dichiarato Mascitti, a conclusione del suo intervento- ma vorrei che chi ci rappresenta si rendesse conto che siamo stanchi di queste cose, non ce la facciamo più. Chi ci rappresenta deve capire che la moralità è un valore importante, chi fa politica deve occuparsi del bene comune non di altro”. (m.c.)
Clicca sull’immagine per la clip video “La cultura Violentata” contenente l’intervento completo di Mascitti.