Abluzione dell’altare: come nella città santa di Gerusalemme. Si ripete l’antico rito
di don Daniele Pinton | 15 Aprile 2022 @ 06:00 | CREDERE OGGI
L’Aquila. Nella Chiesa di S. Maria del Suffragio, a Piazza Duomo, si ripeterà questa mattina l’antico rito dell’abluzione dell’altare. Un ponte spirituale con la basilica del Santo Sepolcro, nella città Santa di Gerusalemme.
Il Triduo pasquale 2022, alla Chiesa di Santa Maria del Suffragio in Piazza Duomo a L’Aquila, per le Comunità parrocchiali di S. Massimo, S. Marco Evangelista, S. Giusta e S. Francesco di Paola, che dalla riapertura della Chiesa delle Anime Sante, avvenuta nel dicembre del 2018, hanno questo luogo di culto come riferimento per le celebrazioni eucaristiche e per tutte le attività pastorali, è iniziato ieri sera con la Messa in Coena Domini.
Questa mattina, 15 aprile 2022, Venerdì Santo, alle ore 11:00 avrà luogo la celebrazione comunitaria della Via Crucis e al termine, il can. Sergio Maggioni, Arcidiacono del Capitolo Metropolitano Aquilano presiederà il rito dell’abluzione dell’altare della Chiesa del Suffragio.
L’antico rito dell’abluzione dell’altare, verrà riproposto anche quest’anno, nella Chiesa del Suffragio in Piazza Duomo, intorno alle ore 11:30. Anticamente aveva luogo alla messa in Coena Domini, dopo la spogliazione dell’altare, con acqua e vino. Le origini dell’uso liturgico di mondare l’altare, che troviamo anche nelle Chiese d’Oriente, sono presenti nei rituali del Tempio israelitico descritti in Esodo 29. Tra i significati simbolici di questo antico rito, il simbolismo dell’altare richiama l’immagine del corpo di Cristo lavato, come il corpo di un morto; il vino e l’acqua sembrerebbero, a questo punto, voler alludere e simboleggiare il sangue e l’acqua scaturiti dal costato del Signore, ferito dalla lancia che gli colpì il costato. Al termine delle abluzioni, l’altare verrà unto con oli profumati, per ricordare l’unzione dei piedi del Signore, fatta pochi giorni prima della sua morte da Maria, sorella di Lazzaro.
Il Venerdì Santo, quest’anno vedrà la ripresa della tradizionale processione cittadina del Cristo morto, che partendo dalla Basilica di S. Bernardino, si snoderà per le vie del centro storico di L’Aquila passando anche a Piazza Duomo, davanti alla Chiesa del Suffragio.
La preghiera silenziosa davanti all’antico simulacro del Cristo morto, custodito nella Chiesa del Suffragio, nella giornata odierna, sarà possibile dalle ore 8:00 alle ore 24:00.
Ieri sera, nella Chiesa di S. Maria del Suffragio, la S. Messa in Coena Domini, presieduta dal vescovo ausiliare di L’Aquila, mons. Antonio D’Angelo, ha visto la partecipazione sia dei ragazzi del percorso di iniziazione cristiana in preparazione alla prima comunione e cresima, come anche degli Scout dell’AGESCI L’Aquila 3 e dei volontari della Caritas inter-parrocchiale del Centro storico.
In questa liturgia che ricorda l’istituzione dell’Eucaristia, dopo una interruzione di due anni, causata dalla pandemia, il Rito della Lavanda dei Piedi si è svolto con 12 ragazzi scout dell’Agesci L’Aquila3, che ha sede nel complesso delle Anime Sante e che offre il proprio servizio nella comunità della Chiesa del Suffragio. Al termine della celebrazione, il Santissimo Sacramento è stato portato solennemente, nella Cappella di S. Giuseppe, dove è stato allestito l’altare delle reposizione, dai ragazzi del cammino di iniziazione cristiana e a seguire ha avuto luogo il rito silenzioso della spogliazione dell’altare.
La Chiesa del Suffragio, rimasta aperta fino alle ore 24:00, per permettere ai fedeli del centro storico, nel rispetto delle norme contro il covid-19, di potersi soffermare in preghiera silenziosa sia all’altare della riposizione, come anche alla Cappella dove è custodita l’antica statua del Cristo morto della Chiesa del Suffragio, ha visto la partecipazione di moltissimi fedeli della Vicaria urbana, che in questa fase di ripresa, dopo la pandemia per il covid-19, hanno ripreso l’antica tradizione della ‘visita ai sepolcri’.

Alcuni momenti della Messa in Coena Domini, presieduta da Mons. Antonio D’Angelo alla Chiesa del Suffragio