A L’Aquila raccolta firme per la legge regionale sul suicidio medicalmente assistito

di Redazione | 16 Marzo 2023 @ 08:06 | POLITICA
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L’AQUILA – A L’Aquila, Venerdì 17 marzo dalle ore 19 alle 20:30 in Piazza Regina Margherita e Sabato 18 marzo dalle ore 17:00 alle 18:30, in Corso Vittorio Emanuele, iniziativa dei volontari dell’Associazione Luca Coscioni insieme al Circolo Sinistra Italiana L’Aquila per raccogliere le firme a sostegno della legge regionale di iniziativa popolare “Liberi subito” sul suicidio medicalmente assistito.

“La legge – scrivono gli organizzatori – consentirà di avere tempi e modalità certi di applicazione di quanto disposta dalla Corte costituzionale con la sentenza 242/2019, più nota come sentenza Cappato – Antoniani, perché ottenuta grazie alla disobbedienza civile di Marco Cappato e Fabiano Antoniani, più noto come DJ Fabo, ed all’inerzia insensibile ed ottusa del Parlamento, troppo impegnato a compiacere, o non dispiacere troppo, con atti pubblici, la gerarchia ecclesiastica ma poco attento, anzi completamente sordo, alle istanze che arrivano dal Paese reale.
Con questa proposta di legge di iniziativa popolare, non si introduce un nuovo diritto ma si chiede la certa esigibilità di un diritto già disponibile, in quanto, grazie alla sentenza Cappato – Antoniani della Corte Costituzionale, l’aiuto medico alla morte volontaria, il cosiddetto “suicidio assistito”, oggi in Italia è possibile per le persone malate che possiedono i requisiti previsti dalla Consulta.
Eppure, nonostante la possibilità di ottenere questo tipo di aiuto, il Servizio Sanitario non garantisce tempi certi per effettuare le verifiche e rispondere alle persone malate che hanno diritto di porre fine alla propria vita.
Così le persone maggiorenni affette da patologie irreversibili, con gravi sofferenze fisiche o psicologiche, pienamente capaci di prendere decisioni libere e consapevoli, tenute in vita da trattamenti di sostegno vitale, che intendono interrompere la propria vita, rimangono in attesa di ASL e Comitati Etici territoriali che, per svolgere le loro funzioni di verifica delle condizioni, possono impiegare mesi. Un tempo che molte persone che hanno bisogno di essere aiutate a morire non hanno.
Per questo, nel rispetto delle competenze territoriali verranno raccolte le firme per una proposta di legge regionale che garantisca il percorso di richiesta del “suicidio” medicalmente assistito e i controlli necessari in tempi certi, adeguati e definiti.”


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