L’AQUILA – Adesso che l’ultimo paziente ha lasciato la terapia intensiva dal reparto Covid G8 dell’Ospedale San Salvatore dell’Aquila e che quello di malattie infettive ha ripreso la sua routine, come verranno impiegate le donazioni al nosocomio aquilano ricevute in questi mesi?
“La Asl – racconta a Laquilablog il professor Franco Marinageli primario del reparto di Rianimazione – ha avuto donazioni su cc aperto con causale Covid per 346 mila euro. Il resto, vale a dire Ance, Fondazione L’Aquila per la vita e Vado circa 500 mila per un totale di circa 900 mila”.
“Oggi si rischia di comprare o fare cose inutili – dice Marinageli – perché al momento non serve nulla. Bisogna avere la giusta attenzione per i bisogni reali e non incappare in scelte azzardate”.
“La gente è stata eccezionale – sottolinea – dai guanti che ci portarono i parrucchieri all’inizio, le ferramenta che ci hanno regalato scaffalature, i ricavi delle mascherine di stoffa, le imprese di costruzioni con i loro dpi e tanti dolci”.