25 Aprile, ancora polemiche. Pd L’Aquila e Potere al popolo contro il Comune
di Redazione | 26 Aprile 2021 @ 16:29 | POLITICAL’AQUILA – “In malafede prima che in Malafoglia, il partito del sindaco ha affidato al suo portavoce l’atto, l’ennesimo, di distrazione: l’assenza del Comune alle celebrazioni di Piazza IX Martiri e Filetto, e la deposizione della corona nella Caserma Pasquali senza i parenti delle giovani vittime.” La nota sulle celebrazioni del 25 Aprile a firma della Segretaria dell’Unione Comunale Emanuela di Giovambattista e dei Segretari dei circoli PD Deborah Palmerini (Paganica), Quirino Crosta (Sassa), Cristina Equizi (L’Aquila centro) e Giorgio Loru (Arischia), con preghiera di pubblicazione.
“Ciò è avvenuto nel giorno più importante dell’anno, in cui si sono celebrate la Liberazione e la conquista della democrazia. Le stesse che hanno consentito al sindaco negli anni precedenti di ignorare il 25 aprile e ieri di oltraggiare i familiari dei Nove martiri aquilani, e al responsabile comunale del suo partito di offendere l’intera comunità antifascista aquilana. La dimostrazione che Fratelli d’Italia si colloca da un’altra parte della Storia, ignorando che della comunità antifascista fanno parte anche gli elettori di centrodestra che si riconoscono nella democrazia e rifuggono da qualunque fascinazione dittatoriale.”
“Dopo mesi di isolamento, dopo aver atteso due anni prima di poter tornare in piazza IX Martiri, ieri seppur con le necessarie limitazioni è stato possibile celebrare la nostra Memoria collettiva fondamentale. C’erano i parenti dei nove giovinetti, c’era il partigiano Ettorre, c’erano giovani e meno giovani, bambini, famiglie. C’era una luminosa comunità antifascista che con cautela si riprendeva uno spazio e un momento di commemorazione.
La città ovunque, nei luoghi dei martirii, ha ricordato il prezzo pagato per la libertà e la violenza cieca degli assassinii. È stata una giornata attesa con pazienza, celebrata con discrezione, quasi con timore di disturbarne il corso.
Immaginiamo una liturgia, così fatta, così composta, tanto attesa: a un certo punto, di botto e senza senso, un raglio d’asino. Tutti sono stati costretti a guardare, a metà fra il fastidio e l’imbarazzo, fra l’indignazione e la costernazione per un cotal esempio di inettitudine istituzionale e politica, perpetrato nel luogo simbolo della storia tragica aquilana, il luogo della trucidazione dei martiri aquilani. Ma non è bastato perché la voglia di apparire, pur di non scomparire, è stata tale che ad un raglio ne sono seguiti altri, stonati, confusi, blasfemi.
La Resistenza è un tratto identitario dell’intero territorio aquilano, che ha sacrificato molti dei suoi figli per la libertà e democrazia. L’intera comunità del Partito Democratico, insieme a tutti coloro che in questi valori credono e si riconoscono, ha partecipato con convinzione e reso onore alla memoria dei Partigiani, in tutti i luoghi della memoria della nostra città. Unico assente il Comune. Non era presente in Piazza Nove Martiri né a Filetto e non era a Casale Cappelli. In questi luoghi c’era L’Aquila Democratica e Antifascista, stretta intorno ai parenti dei Partigiani trucidati dalla furia anti-italiana e a uno degli ultimi Partigiani viventi.
FDI ha perso l’occasione per provare ad unire, come la politica vera richiederebbe soprattutto in certe occasioni, anziché dividere. Ha preferito suscitare lo sdegno e la vergogna di una intera comunità. Nel rozzo tentativo di sporcare la bellezza e il valore del 25 aprile con modalità livorose, volgari e qualunquiste, il partito del sindaco ha di nuovo provato a sollevare i cittadini gli uni contro gli altri, usando i problemi della pandemia in modo fazioso e strumentale. FDI chieda scusa alla storia Aquilana ed ai suoi figli morti per rendere l’Italia un Paese libero e democratico. Chieda scusa ai cittadini di oggi, per aver piegato le loro difficoltà ad un attacco vile ai valori condivisi, verso i quali ogni amministratore è chiamato a giurare fedeltà.
L’Aquila deve essere liberata, di nuovo: il Partito Democratico lo grida ancora più forte, lo diciamo da avversari politici tenaci e determinati.”
Potere Al Popolo: “Questa città non merita questi individui al potere”
“Ieri in Piazza Nove Martiri siamo tornate e tornati ad incontrarci in occasione della nostra più bella festa, dopo che lo scorso anno ci fu reso impossibile dall’infuriare della pandemia.
Una bella mattinata, popolata di tante cittadine e cittadini che hanno voluto prender parte ad un momento così importante.
Tante persone ma anche musica e parole, oltre ai disegni di alcuni alunni di scuola primaria.
Una giornata piena di sole, allegria e belle sensazioni, la cui testimonianza non sarà di certo rovinata dalle parole davvero sgradevoli, inopportune ed offensive di chi con evidenza non sa quel che dice e non tace.
Piuttosto, il senso di vergogna ed onta dovrebbe ricoprire chi ancora oggi, con qualche nostalgia, ricorda le orribili imprese di coloro che causarono solo tragedie e infiniti lutti, anche alla nostra città e chi la viveva, come quei nove ragazzi trucidati.
Questa città non merita simili individui al potere, ed è nostro preciso compito fare il possibile per liberarcene al più presto.
“Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere”, Josè Saramago. Viva la Resistenza viva, sempre. “