140 milioni per lo sviluppo, il Pd aquilano: “Programmare un nuovo Restart e attivare la cabina di regia”

di Alessio Ludovici | 24 Marzo 2023 @ 06:00 | POLITICA
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L’AQUILA – Affollata iniziativa del Partito Democratico aquilano, ieri a palazzo Fibbioni, per fare il punto sui fondi Restart – 4%. A introdurre l’appuntamento Nello Avellani, coordinatore del percorso costituente del partito in città. “Nel 2019 risultavano approvato 25 interventi per un valore di circa 222 milioni di progetti di cui 186 assegnati”. Il plafond complessivo era di oltre 300milioni.  Avellani ha ricostruito le vicende di questi fondi a partire dalla loro istituzione e quindi dall’arrivo del centrodestra al governo della regione nel 2019.

“Dal 2019 abbiamo fatto fatica a capire cosa è successo” prosegue Avellani. “Nel 2020 vengono approvate tre delibere Cipe, la prima per finanziare il Pit Terre della Baronia per 5,35 milioni. La seconda per il Gran Sasso per un valore di 8,8 milioni di euro e la terza per la mobilità elettrica del Comune dell’Aquila per 3,93 milioni”.

Nel 2021 sono arrivati 1,6 milioni per il progetto Nuses e nel 2022 9,5 milioni per il Pit Altopiano dell’Abruzzo con capofila Navelli. A Invitalia, hanno spiegato gli esponenti Dem, era nel frattempo affidata la misura, promossa dal Mise, per interventi a sostegno delle imprese per un totale di 6,5milioni.

In totale oggi, secondo il Pd, ci sono minino 32milioni ancora da utilizzare della vecchia programmazione e poi c’è il cosiddetto Restart 2, il 4% dei fondi per lo sviluppo a valere sui nuovi fondi stanziati dal governo Conte per terminare la ricostruzione, ne avevamo parlato qui .

Tra la vecchia programmazione e la nuova un complessivo di circa 140 milioni di euro. “Con quei soldi – il commento di Giovanni Lolli – si può creare un vantaggio competitivo di questo territorio”. “Noi facemmo un tavolo a cui partecipavano le parti sociali e la comunità. A presiedere il tavolo – ha ricordato Lolli – c’era il direttore della Regione e ogni settimana ci confrontavamo. L’ultima riunione della Cabina di Regia è di aprile 2022. Bisogna riattivare quel Tavolo – la proposta di Lolli – e programmare un nuovo Piano Restart.”

 

Come nascono i fondi

La delibera Cipe 135/2012 con la quale vengono assegnati per la ricostruzione del Cratere 2,24 miliardi di euro prevede 100 milioni destinati al sostegno delle attività produttive e della ricerca. Ad Aprile 2013 vengono ripartiti 55 milioni per potenziare il sistema industriale (farmaceutico, aerospaziale, ecc) e 45 milioni per nuove attività imprenditoriali. In aggiunta ai 100 milioni iniziali arrivano negli anni successivi i seguenti canali di finanziamento.

Nel 2015, con la legge 125/2015, viene stabilitevi che possa utilizzare una quota fino al 4% del fondi della ricostruzione. 

Nel 2016 prende forma il programma Restart, approvato con la delibera 49 del Cipe e che per un quinquennio fissa in un totale di 220 milioni a valere sui residui del decreto 43 del 2013 e sulla legge di stabilità del 2015,


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